Giuseppe Verdi – Rigoletto, Il Trovatore, La Traviata

Introduzione


In questo articolo vorrei parlarti nel modo più pratico e sintetico possibile di una delle trilogie più influenti dell’Ottocento italiano: la cosiddetta Trilogia Popolare, comprendente Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata, scritta da Giuseppe Verdi (1813-1901) in un arco di tempo di circa tre anni, dal 1850 al 1853. Di tendenza compositiva tipicamente patriottica e romantica, Verdi subentrò alla generazione di operisti suoi contemporanei (Rossini, Bellini e Donizetti). Considerata la sua lunghissima vita (ottantasette anni, quasi un record se consideriamo l’età media dei compositori nati nella prima metà dell’Ottocento), sappiamo che egli incarnò gli ideali risorgimentali e rappresentò per tutto l’Ottocento il compositore italiano, in senso nazionalistico, per eccellenza: è nota in tal senso l’analogia del motto Viva Verdi con l’acronimo V. E. R. D. I., che veniva scritto spesso come slogan politico a significare “Viva Vittorio Emanuele Re D’Italia”.

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Su Verdi si sono pronunciati Musicologi da tutto il mondo. Un testo particolarmente interessante, scritto da un grande specialista dell’autore, è Verdi, L’Italiano di Riccardo Muti. Puoi ordinarlo dal banner di seguito senza alcun costo aggiuntivo: se lo farai, una piccola percentuale del tuo acquisto andrà a sostegno di questo blog.



Rigoletto – Trama E Personaggi

La prima rappresentazione di Rigoletto avvenne nel 1851, a Venezia. La trama è quella del dramma di Victor Hugo intitolato Le Roi s’amuse, mentre il libretto vero e proprio è scritto da Francesco Maria Piave: unica gioia della vita di un buffone di corte, è sua figlia Gilda (rimasta senza madre). Ma il Duca di Mantova rapisce la ragazza: per vendicarsi, il buffone ingaggia un sicario, Sparafucile, perché uccida il Duca. Gilda, innamorata del nobile, prende il suo posto nel momento dell’assassino, morendo tragicamente. Tra i brani più famosi di Rigoletto, ricordiamo La Donna È Mobile, celeberrima aria del Duca di Mantova nel terzo (e ultimo) atto. Puoi ascoltarla qui di seguito cantata dal tenore Luciano Pavarotti:

Il Trovatore – Trama E Personaggi

La prima rappresentazione del dramma Il Trovatore è del 1853 e avvenne a Roma, a breve distanza da quella di Rigoletto a Venezia. Il librettista stavolta è Salvatore Cammarano, morto nei giorni seguenti alla prima (Verdi si dovrà rivolgere a Leone Emanuele Bardare, suo collaboratore, per richiedere ulteriori ritocchi e modifiche). In quattro atti, l’opera segue una trama particolarmente articolata: il tema centrale è l’amore condiviso da due dei protagonisti per la stessa donna, Leonora. Tra i brani più famosi de Il Trovatore, ricordiamo Stride La Vampa! che puoi ascoltare di seguito cantata dal soprano Maria Callas:

La Traviata – Trama E Personaggi

Nello stesso anno di Il Trovatore, 1853, presso lo stesso teatro veneziano che aveva visto debuttare Rigoletto, va in scena La Traviata. Su libretto di Francesco Maria Piave, la trama è modellata sul dramma teatrale La signora delle camelie di Dumas figlio e gravita attorno all’amore di Violetta per Alfredo, lei ammalata di tubercolosi e destinata a morire di questa malattia nel terzo atto. Il tema molto delicato e assolutamente nuovo all’epoca fece della prima di La Traviata un vero e proprio fiasco. Solo il tempo ha restituito a quest’opera la gloria che merita, ascrivendola tra i capolavori immortali della letteratura operistica di tutti i tempi. Tra i brani più famosi de La Traviata ricordiamo Libiam Ne’ Lieti Calici che puoi ascoltare di seguito cantata dal soprano Maria Callas:

Considerata la difficoltà della partitura de La Traviata, che non si presta ad approfondimenti compositivi in un articolo di divulgazione, ricordiamo che se vuoi approfondirne l’analisi musicale, esiste un nostro apposito corso individuale online: puoi trovarne il programma nella sezione corsi online > programma dei corsi, oppure prenotarne una lezione individuale online consultando il calendario delle disponibilità direttamente qui.

Conclusioni

Per l’articolo di oggi ci fermiamo qui: continua a seguirci, in una prossima pagina continueremo questo interessantissimo discorso, analizzando in dettaglio partiture verdiane nella sezione Analisi Musicale. Puoi iscriverti al form e-mail per non perdere i prossimi aggiornamenti e ricevere una notifica a ogni nuova pubblicazione: noi ci vediamo nell’articolo di domani!

Matteo Malafronte