Gaetano Donizetti – Lucia Di Lammermoor

Introduzione


In questo articolo vorrei parlarti nel modo più pratico e sintetico possibile di una delle opere più influenti dell’Ottocento italiano: Lucia Di Lammermoor (1835), di Gaetano Donizetti (1797-1848). Di tendenza compositiva diametralmente opposta a quella del suo contemporaneo Bellini, che come abbiamo visto in un articolo precedente rifiniva le sue opere con estrema cautela, Donizetti scrisse una quantità sorprendente di opere: in un ventennio arrivò a produrne più di settanta, alternando composizioni di grande valore ad altre ordinarie con cui si “guadagnò” l’epiteto “Dozzinetti”.

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Ritratto di Gaetano Donizetti

Lucia Di Lammermoor

Lucia Di Lammermoor è considerata dalla maggior parte dei musicologi il capolavoro assoluto della tragedia donizettiana e quello degno della maggior attenzione storiografica in quanto presenta molti, se non tutti, caratteri dello stile di Donizetti; essa è in tre atti e caratterizzata da una trama ispirata dal romanzo di Walter Scott The Bride of Lammermoor, che appare a uno sguardo attento molto simile a quella dello shakespeariano Giulietta e Romeo (vedremo presto perché). Del libretto si occupò Salvatore Cammarano (1801-1852), e l’opera venne composta, secondo la tendenza del compositore bergamasco, in un arco di tempo di circa quaranta giorni (un vero e proprio record, se consideriamo l’impatto che ebbe l’opera nell’Ottocento).

Trama E Personaggi In Sintesi

Il preludio si apre con timpani e corni, in un’atmosfera funerea che sarà ripresa nella scena finale dell’entrata di Lucia al matrimonio, a seguito della cavatina di Arturo: la festa nuziale è interrotta dall’entrata di Lucia, insanguinata e in preda alla follia. Ma facciamo un passo indietro per capire il contesto di questo lugubre finale. Lucia è innamorata di Edgardo, e Arturo è un personaggio che nell’opera viene imposto come sposo a Lucia dopo che lei, innamorata di Edgardo, aveva scambiato con quest’ultimo gli anelli nuziali. A imporre il matrimonio tra Lucia e Arturo è stato Lord Enrico, che disprezzava Edgardo e per questo motivo aveva ingannato Lucia, annunciandole con una lettera contraffatta il matrimonio di quest’ultimo con un’altra donna. Naturalmente Lucia a questo punto, in preda alla disperazione, si convince a sposare Arturo: ma Edgardo irrompe nella cerimonia, in modo assolutamente inaspettato, maledicendo Lucia e restituendole l’anello con cui i due si erano giurati amore eterno. Subito dopo, Lucia in preda alla disperazione gli restituirà a sua volta il suo. La festa nuziale termina definitivamente quando si scopre che Lucia, in preda alla follia, ha assassinato Arturo durante la prima notte di nozze. All’alba, Enrico e Edgardo si sfidano a duello, ma la campana a morto che annuncia la morte di Lucia sconvolge a tal punto Edgardo che egli, come era accaduto già nella tragedia shakespeariana, si toglie la vita.

Scene Più Celebri

Celeberrima la Scena Della Pazzia, che abbiamo citato più sopra, momento in cui un personaggio dell’opera di nome Raimondo annuncia la follia omicida di Lucia (che aveva assassinato suo marito). Puoi ascoltarla di seguito:

Altro momento celebre è rappresentato dalla scena e cavatina Regnava Nel Silenzio, interpretata da Maria Callas nell’ascolto proposto qui sotto:

Considerata la difficoltà della partitura di Lucia Di Lammermoor, che non si presta ad approfondimenti compositivi in un articolo di divulgazione, ricordiamo che se vuoi approfondirne l’analisi musicale, esiste un nostro apposito corso individuale online: puoi trovarne il programma nella sezione corsi online > programma dei corsi, oppure prenotarne una lezione individuale online consultando il calendario delle disponibilità direttamente qui.

Conclusioni

Per l’articolo di oggi ci fermiamo qui: continua a seguirci, in una prossima pagina continueremo questo interessantissimo discorso, analizzando in dettaglio partiture donizettiane nella sezione Analisi Musicale. Puoi iscriverti al form e-mail per non perdere i prossimi aggiornamenti e ricevere una notifica a ogni nuova pubblicazione: noi ci vediamo nell’articolo di domani!

Matteo Malafronte