Girolamo Frescobaldi – Sommo Tastierista

Introduzione

In campo tastieristico, il primo grande musicista che divenne celebre per il proprio legame con la pratica strumentale fu Girolamo Frescobaldi. Senza Frescobaldi, la tecnica pianistica che conosciamo oggi non sarebbe quella che è. In questo articolo vorrei introdurti nel modo più semplice, sintetico e pratico possibile alla sua figura, saltando tutte quelle informazioni che potresti trovare ovunque online e andando direttamente al punto dei tratti salienti della sua biografia e della sua opera.


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Frescobaldi in un’incisione del 1619

Ferrara, Le Fiandre… E Poi Roma

Di Frescobaldi sappiamo che nacque a Ferrara nel 1583, che fu allievo del più noto compositore della corte estense, e che alla partenza degli Este da Ferrara scelse come padrone il nunzio apostolico Bentivoglio e si spostò nelle Fiandre. Tutto il resto della sua vita. a eccezione di due altre brevi permanenze altrove, si svolse a Roma: qui infatti morì a 59 anni, nel 1643.

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La Toccata

Frescobaldi è legato indissolubilmente a quella fase di passaggio verso la tonalità, protesa verso i linguaggi post-rinascimentali. Egli ampliò le concezioni di Monteverdi, estendendole all’ambito tastieristico. Naturalmente la Toccata, composizione tastieristica per eccellenza, fu lo stilema compositivo in cui più di tutti il compositore ferrarese poté riversare il proprio genio compositivo. Frescobaldi rivoluzionò completamente questo genere di composizione, distanziandolo anni luce dall’utilizzo che ne avevano fatto i suoi predecessori: innanzitutto, rese le proprie toccate assai variegate nel contenuto, alternando passi di profondo lirismo a sezioni virtuosistiche. In tal modo preparò terreno fertile allo sperimentalismo armonico. Se infatti analizziamo una toccata di Frescobaldi, ci rendiamo conto che egli riuscì a fondere efficacemente l’aspetto modale e quello tonale in originali affermazioni ibride. Troviamo in una stessa composizione formule cadenzali già tonali, insieme a melodie dal carattere ancora modale. Ti lascio all’ascolto di una delle sue Toccate eseguita dal Maestro Bartoccini. Di seguito troverai lo sparito cartaceo per poterle suonare al tuo strumento. Non dimenticare che se effettuerai l’acquisto della partitura dal banner in basso, una piccola parte della cifra andrà a sostegno di questo blog.



Il Virtuosismo Alla Tastiera

Ma Frescobaldi non si cimentò solo nella Toccata: egli trattò tutte le forme in uso dell’epoca, come la partita, il capriccio, la fantasia. Oltre ciò, come possiamo immaginare fu un grande esecutore alla tastiera. Egli indicava di arpeggiare le dissonanze e gli accordi, di ricercare un attacco per quanto possibile lento, di eseguire gli abbellimenti in maniera rapida.

Musica Strumentale VS Musica Vocale

Ciò che abbiamo detto su Frescobaldi apre il lungo dibattito tra due forme compositive che troveranno tanta fortuna, in fasi alterne, nel Seicento: parliamo della forma strumentale e di quella vocale. Ercole Bottrigari fu il primo ad aver colto con impressionante lungimiranza quanto la musica polifonica si rivolgesse a pochi, mentre la musica monodica dilettasse tutti gli ascoltatori. Di fatto, la musica strumentale continuò, anche dopo l’apertura del primo teatro pubblico dedicato all’opera in musica, di cui abbiamo parlato in un articolo che puoi trovare qui, a restare un bene riservato a una ristretta cerchia di conoscitori. Del primo concerto strumentale pubblico abbiamo notizia solo nel 1672, quindi sul finire del secolo, in un momento in cui l’istruzione strumentale non era certamente già diffusa (fatto che ci fa facilmente intuire come una vera e propria diffusione di questo genere non si avrà se non in un momento ancora successivo). Le potenzialità espressive di questo genere saranno però già intuite da Frescobaldi: attraverso le sue composizioni leggiamo con notevole anticipo l’intento di conferire al genere tastieristico un’articolazione autonoma, una complessità compositiva inedita sino a quel momento

Conclusioni

Per questo articolo su Girolamo Frescobaldi è tutto, non dimenticare di seguirci quotidianamente per non perdere le novità sul compositore ferrarese: avremo modo di parlarne negli articolo dedicati all’analisi musicale, quando passeremo in rassegna le sue opere. Puoi lasciare la tua mail nella casella a comparsa per attivare le notifiche e non perderti le future pubblicazioni, noi ci vediamo nell’articolo di domani!

Matteo Malafronte